«Le scene della nostra vita sono come rozzi mosaici. Guardate da vicino non producono nessun effetto, non ci si può vedere niente di
bello finché non si guardano da lontano.» Arthur Schopenhauer

1.12.10

PRESEPE ROMANO Roma sparita - Via Giulia dell'800

Alla fine del 1800, tutte le case poste sul lato destro della Via Giulia, dalla Fontana de Mascherone a Ponte Sisto, furono demolite per far posto ai muraglioni del Tevere e al Lungotevere dei Tebaldi.
Di questo breve tratto di via il pittore Ettore Roesler Franz eseguì tre acquerelli:
"La Fontana di Ponte Sisto"      (1878)
"La posterula di Via Giulia"       (1882)
"La Fontana del Mascherone"   (1889)
Questi dipinti ci permettono, ancora oggi, di rivivere uno spaccato di vita di una Roma che non c'è più.
Scorcio della via, dalla stalla della natività con primo piano sui Re Magi.
A sinistra angolo con l'attuale Via del Mascherone, di fronte le stalle di Palazzo Farnese e sullo sfondo la cupola di S. Maria dell'Orazione e Morte
Salone dell'Ospizio di S. Francesco dei Mendicanti anche detto "Ospizio dei cento preti". Angolo con Via dei Pettinari, poi angolo con Vicolo dell'Arcaccio; sullo sfondo: Via Giulia, il cavalcavia di Palazzo Farnese, la chiesa di S. Maria dell'Orazione e Morte
Altra vista dal salone dell'Ospizio con angolazione proprio sull'angolo di Via dei Pettinari
Via dei Pettinari: al centro Piazza S. Francesco dei Mendicanti, sulla sinistra il Palazzo dei Cento Preti con il Fontanone e sullo sfondo Ponte Sisto
Via dei Pettinari: al centro Piazza S. Francesco dei Mendicanti, sulla sinistra il Palazzo dei Cento Preti con il Fontanone e sullo sfondo Ponte Sisto
Stalla della Natività: E' situata tra Vicolo del Polverone e Via del Mascherone; sullo sfondo a sinistra angolo dei "Cento Preti" e attacco di Ponte Sisto; di fronte la "Posterula"
Particolare della stalla dove si intravede sullo sfondo anche la Fontana del Mascherone
Particolare della stalla con la Fontana del Mascherone ed il bugnato  delle stalle di Palazzo Farnese
Vista dalla stalla della Natività con sfondo sulla facciata dell'Ospizio dei Cento Preti e del Fontanone
Altra vista dalla stalla della Natività sullo slargo della "Posterula"
Quadro d'insieme della Natività
Primo piano su Piazza S. Francesco dei Mendicanti e sullo sfondo Via Giulia
Primo piano su Piazza S. Francesco dei Mendicanti e sullo sfondo Via Giulia

STORIA
L'Ospizio di S. Francesco dei Mendicanti, posto come sfondo di Via Giulia, fu costruito per volere di Papa Sisto V nel 1587. Nato come ricovero per poveri preti indigenti, mendicanti, zitelle ecc.. ebbe però vita breve per la difficoltà nello gestire tante persone così diverse fra loro. Restò quindi abbandonato fino al 1650 quando la "Congregazione dei Cento Preti", che lo amministrava, lo adibì a Ospizio per religiosi malati e anziani; da qui la denominazione di "Ospizio dei cento preti".
Nella sua monumentale facciata era inserito il famoso "Fontanone di Ponte Sisto" che dopo lo smembramento del palazzo, avvenuto alla fine dell'800 per consentire la costruzione dei muraglioni sul Tevere, fu smontato e ricostruito in Piazza Trilussa al di là di Ponte Sisto.
All'interno dell'Ospizio vi era la chiesa di S. Francesco d'Assisi, denominata de' Mendicanti, costruita anche questa per volontà di papa Sisto V.
Quando tutto il complesso venne abbattuto, il soffitto della chiesa, ligneo a cassettoni e con lo stemma papale incorporato, venne riutilizzato nella chiesa di Santa Caterina della Rota.
Via dei Pettinari così denominata per le tante botteghe di cardatori di lana che fino alla metà del 1800 popolavano la via, tanto che da quelle botteghe usciva il famoso "pettinato di lana".
Piazza S. Francesco dei Mendicanti, così chiamata per la chiesa situata all'interno dell'Ospizio.
Ponte Sisto venne fatto costruire da papa Sisto IV in preparazione dell'Anno Santo del 1475.
Questo ponte fu voluto fortemente dal Papa per evitare il ripetersi della tragedia causata dalla ressa dei pellegrini nel Giubileo del 1450, quando decine di fedeli, dovendo necessariamente attraversare Ponte S. Angelo (che era l'unico ponte che permetteva l'ingresso in San Pietro) morirono schiacciati nella calca o perchè caduti nel Tevere per il ponte troppo stretto.
Una lapide in latino posta sulla riva sinistra del ponte così declama :" Tu che passi per volontà di Sisto IV, chiedi alla Provvidenza divina che ci conservi a lungo ed in buona salute questo Pontefice ottimo massimo, e tu pure che rivolgi questa preghiera, statti bene, chiunque tu sia"
Ponte Sisto è l'unico ponte in muratura costruito da un pontefice a Roma.
Vicolo dell'Arcaccio, oggi senza uscita, ma che un tempo, a mezzo d'un arco, arrivava sino a Piazza Capodiferro.
Vicolo del Polverone (così detto perchè coperto di polvere sabbiosa proveniente dalla sponda del Tevere che in quel tratto era chiamata "la seccuta".
Via del Mascherone (così denominata dalla Fontana posta in una piazzetta in fondo alla via omonima).
La "Posterula" di Via Giulia detta anche "de Pulvino", ossia della polvere, faceva parte delle numerose posterule o varchi per l'accesso alle rive del Tevere poste sulla cinta muraria che correva da Porta Flaminia a Ponte Gianicolense.
Da questa posterula transitavano i mugnai che avevano le loro mole sul Tevere a ridosso di Ponte Sisto.
La "Fontana del Mascherone" progettata nel 1570, era posta in una piccola piazzetta sulla Via Giulia da dove era possibile vedere, attraverso un arco, le rive del Tevere e da cui si passava per prendere il Traghetto, ovvero "la scafa" per Porta Settimiana.

Ringrazio Luciana Cordeschi per le fotografie, i testi e le informazioni che mi ha fornito per approntare questa pagina.
La ringrazio altresì per il grande amore che ha messo nella realizzazione di questo stupendo presepe.
www.morelli.it